CAGLIARI. Il Tar boccia, per ora, la tassa che il commissario straordinario del Comune Bruno Carcangiu aveva imposto sul Sardegna Pride: oltre 7500 euro che erano stati richiesti per garantire il pagamento degli straordinari ai vigili urbani che avrebbero dovuto gestire l'ordine pubblico durante la manifestazione in programma il 6 luglio a Cagliari. Il tribunale amministrativo, sulla base del ricorso presentato dall'associazione Arc (qui la notizia) attraverso l'avvocato Giulia Andreozzi - che è anche consigliera comunale d'opposizione - ha emesso un decreto che sospende l'efficacia della decisione del commissario e congela il pagamento.
Il motivo? Quel balzello è stato introdotto "in riferimento alle manifestazioni organizzate da soggetti privati che sono prive di interesse pubblico e che perseguono finalità lucrative". Il Sardegna Pride, secondo il Tar, è altro: ha una rilevanza pubblica e non fa guadagnare gli organizzatori. Quindi, per ora, stop al pagamento. L'udienza di merito è fissata per il 30 luglio. Il Sardegna Pride, per ora, è salvo.
Contro la tassa si era espresso anche il sindaco di Fratelli d'Italia Paolo Truzzu che, spiazzando tutti - viste le polemiche sulla sua partecipazione a una vecchia manifestazione delle sentinelle in piedi - aveva affermato: le libere manifestazioni di liberi cittadini non vanno mai ostacolate, nemmeno attraverso l'imposizione di pagamenti che ne compromettono la buona riuscita (qui la notizia).
Il Tar: "Corteo di interesse pubblico senza lucro, stop alla tassa sul Sardegna Pride"
- E.F.