CAGLIARI. "Una richiesta insolita". Così è stata definita dall'organizzazione del Sardegna Pride la nuova "tassa"per poter far sfilare il gay pride. Un balzello che ha generato scontento sia tra le associazioni che si occupano della manifestazione, sia tra diversi cittadini, e contro cui il neo eletto sindaco di Cagliari Paolo Truzzu si è scagliato pubblicamente, spiazzando tutti (leggi qui la notizia). La somma di denaro da pagare ammonta a 7540 euro. Un versamento dovuto per il pagamento degli agenti della polizia municipale che il giorno della manifestazione saranno in servizio.
Il Sardegna Pride dell'anno scorso
"Si tratta si una richiesta insolita - sottolinea Arc Cagliari da una nota condivisa oggi - sulla base di una delibera approvata dal commissario straordinario Bruno Carcangiu, il 12 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo incarico. In seguito a tale provvedimento, per la prima volta in occasione del Sardegna Pride, infatti, verrebbero addebitati i costi per un corteo politico e pubblico, che è invece garantito dalla Costituzione".
Ma l'organizzazione non si arrende: "L’organizzazione del Sardegna Pride si riserva di tutelarsi in ogni sede. Vale la pena ricordare che, come nelle edizioni precedenti, il Sardegna Pride è un evento autofinanziato e che ha bisogno del contributo di chiunque creda nei valori della libertà e nei diritti. Appuntamento, dunque, al 6 luglio alle 17 piazza Michelangelo".
Tassa improvvisa sul Sardegna Pride, gli organizzatori: "Ci difenderemo"
- Maurizio Pilloni
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