CAGLIARI. L'aveva detto più volte in campagna elettorale e non ha perso tempo. Insediato da pochi giorni a Villa Devoto, il presidente della Regione Christian Solinas si prepara ad azzerare il sistema sanitario della giunta di Pigliaru e dell'assessore Arru. Si comincia così: sulla "ridefinizione della rete ospedaliera" bisogna "attenersi all'attività gestionale ordinaria", quindi stop "a ogni procedura di concorso per assunzione di personale e di conferimento di incarichi" e a "qualsiasi attività e/o atto relativo alla società Sas Domos”, la società in house con capitale pubblico che avrebbe dovuto cambiare la gestione del servizio per i disabili in Sardegna.
Insomma, l'Aias è salva. Era perfino stato individuato il direttore della nuova società, l’attuale direttore dell’Assl di Cagliari, Luigi Minerba. E anche stata avviata una selezione per la ricerca di un consulente esperto per la gestione delle attività necessarie per l’avvio della società per un periodo di tre mesi, eventualmente rinnovabile di ulteriori tre mesi. I primi a manifestare contro questa decisione della Regione erano stati i familiari dei circa 3.500 assistiti, appoggiati dalla preoccupazione dei circa 1240 dipendenti sparsi nei 43 centri di tutta l’Isola. Ora la famiglia Randazzo può tirare un sospiro di sollievo. Mancano però all’appello i 4 milioni che la Regione deve ancora ancora versare nelle casse dell’Aias.
Oltre alla sanità, Solinas ha invitato tutti gli enti e le agenzie regionali "ad astenersi dall’adottare atti che esulino dall’ordinaria amministrazione". Destinatari del provvedimento l’Aspal, Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, Ase, Agenzia sarda delle Entrate, Agenzia Conservatoria delle Coste, Agris, Area, Argea, Arpas, Forestas, Enas, Ersu di Cagliari e Sassari, Isre, Izs, Laore, Sardegna Ricerche. Per quanto riguarda la sanità il provvedimento è stato indirizzato ai direttori generali di Ats Sardegna, Aou di Cagliari e Sassari, Areus, Azienda ospedaliera Brotzu, Izs, "per porre freno ad un’attività di straordinaria portata in materia di nomine, concorsi e gare intensificatasi nelle more dell’insediamento dei nuovi organi di governo a seguito delle recenti elezioni regionali".
Il presidente della Regione ha chiarito "che tali iniziative - è scritto in un comunicato di Villa Devoto - rischiano di pregiudicare il percorso di riforma complessiva del sistema sanitario regionale al quale la nuova Autorità di governo della Regione intende procedere in tempi brevi e in ottemperanza a un preciso pronunciamento popolare in occasione del voto del 24 febbraio, col quale ha vinto un programma di governo che aveva come primo punto proprio tale riforma".
Solinas azzera la sanità di Pigliaru e Arru: stop ad assunzioni e incarichi, salvata l'Aias
- Monica Magro