CAGLIARI. Le condizioni meteo euro mediterranee sono controllate da una struttura di alta pressione oceanica (il famoso anticiclone delle Azzorre) che si estende lungo i paralleli dal vicino Atlantico fino alle isole britanniche dove si registrano i valori massimi di pressione al suolo, anche superiori ai 1030 hPa. La Sardegna da qualche giorno si trova sulla periferia meridionale della cupola anticiclonica, protetta dalle perturbazione ma esposta a deboli correnti settentrionali che per lo meno garantiscono un'atmosfera limpida e temperature gradevole. Tuttavia questo equilibrio da giovedì verrà meno.
Come mostra l'animazione, che riporta l'andamento delle temperature alla quota di 1500 metri, l'alta pressione delle Azzorre arretrerà la sua roccaforte verso l'oceano Atlantico e lungo il suo bordo orientale e meridionale scorrerà un nocciolo di aria fredda estratto dal Mare del Nord che, seppur indebolito, riuscirà ad affondare fino alle coste marocchine attivando, di risposta, un afflusso di aria calda sahariana proprio in direzione della Sardegna che si prepara quindi a vivere la seconda ondata di caldo e umido.
Dal punto di vista termico la prossima ondata di calore sarà leggermente più intensa di quella sperimentata la scorsa settimana con temperature al suolo che nelle zone interne potranno raggiungere i 40°C, specialmente nella giornata di venerdì che si preannuncia la più calda (la scorsa settimana non si è andati oltre i 38°C). Fortunatamente l'ondata di calore durerà poco e già da domenica si tornerà a respirare per l'ingresso sul Mare Nostrum del maestrale.