CAGLIARI. "Non mi ha chiesto di Rastelli, quindi sono tranquillo". Ha provato a stemperare la tensione con una battuta il presidente del Cagliari Tommaso Giulini alla fine delle quattro ore di confronto con il pubblico ministero Marco Cocco che indaga per disastro ambientale nei confronti di Fluorsid, l'industria chimica del patron rossoblù. Giulini si era presentato - convocato dal magistrato - questa mattina intorno alle 10,30 in qualità di persona informata sui fatti: nell'inchiesta sono stati arrestati - ora tutti scarcerati - sette persone tra vertici della Fluorsid e titolare e dipendenti della Ineco, la società che si occupava dello smaltimento dei rifiuti per conto dell'azienda di Macchiareddu. Tonnellate di material pericolosi sono stati nascosti, secondo l'accusa, in numerose discariche abusive andando a inquinare anche la laguna di Santa Gilla.
Al termine dell'incontro con il pm alla presenza del commissario della Forestale Fabrizio Madeddu il presidente ha provato a ostentare serenità: "Posso solo dire che ho risposto a tutte le domande, come giustamente dovevo fare, credo con piena soddisfazione del provvedimento". E ai cronisti che gli chiedevano se si sentisse tranquillo ha risposto ironicamente: "Sì, non mi ha chiesto di Rastelli, quindi sono tranquillo", confermando la permanenza del tecnico del Cagliari sulla panchina rossoblù.