ROMA. "Niente diktat", né al premier incaricato, né al capo dello Stato. Dall'alto del Colle, Sergio Mattarella non nasconde la sua irritazione davanti alle pressioni sulla scelta dei ministri. Assediato dai leader della maggioranza, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che insistono sulla scelta del cagliaritano Paolo Savona all'Economia, il presidente della Repubblica - come lasciano trasparire autorevoli fonti - lancia un messaggio chiaro al tandem giallo-verde. All'ordine del giorno - fa capire il Quirinale - non c'è una questione di presunti veti sulla scelta dei ministri, ma al contrario, quello dell'inammissibilità di diktat nei confronti del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica.
Dal canto loro i due alleati di maggioranza tirano dritto. "Savona è tra i nomi, siamo allineati con la Lega", ha spiegato in mattinata Di Maio. "Savona - ha precisato Salvini in un video su Facebook - è la figura in grado di rimettere l'Italia al centro del dibattito in Europa".