CARBONIA. Svolta nelle indagini sulla morte di Sebastian Casula, il trentanovenne di Carbonia trovato lo scorso 12 agosto nelle campagne di Monteleone impiccato a un ramo di un pino. Inizialmente tutto sembrava portare a un suicidio, ma i carabinieri della compagnia di Carbonia, guidati dal capitano Lucia Dilio, hanno continuato a investigare sulla vicenda, anche su richiesta della famiglia di Casula che non aveva creduto alla morte volontaria dell’uomo, sparito un mese prima con la sua bicicletta. I militari questa mattina, insieme ai colleghi del Ris, sono al lavoro in un’abitazione di Carbonia, di proprietà di P.S., già noto alle forze dell’ordine, per trovare tracce utili per ricostruire l’accaduto, confermando i sospetti. Gli esperti arrivati da Cagliari stanno perquisendo l’abitazione, operazione già compiuta dai colleghi della stazione locale. Gli sviluppi dell’attività odierna potrebbero far luce su una vicenda intricata, con il possibile inserimento di nuovi indagati.
Morte di Sebastian Casula, non fu suicidio: perquisizioni a Carbonia
- Francesco Aresu
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