CAGLIARI. Chiesa gremita di gente per la prima messa in sardo che ha dato il via ai festeggiamenti de "Sa die de sa Sardigna". Alle celebrazioni di monsignor Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, e monsignor Arrigo Miglio non potevano mancare le bandiere dei quattro mori, proprio lì sull’altare per ricordare l’importanza di questa giornata.
Un calendario ricco di eventi in nome dell'identità e dell'autonomia dell'Isola, e quest’anno ricorre anche il settantesimo anniversario dello Statuto. In prima fila il presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau, l’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena e il senatore Emilio Floris. Presente anche il neo senatore Cristian Solinas.
Dopo l’appuntamento religioso alla Cattedrale, si è passati alle celebrazioni istituzionali che si sono tenute nel palazzo Vice Regio per un dibattito del Comitato per Sa Die de sa Sardigna. “Questa giornata è importante dal punto di vista storico”, ha detto il sindaco Massimo Zedda, “ricordiamo l’unità dei sardi ma anche la divisione, i nemici della Sardegna oggi sono coloro che inquinano, che hanno ottenuto risorse per aprire fabbriche e non hanno dato un posto di lavoro”. Gli appuntamenti per la celebrazione di Sa Die proseguiranno questo pomeriggio in Consiglio Regionale, e la prima parte della seduta sarà dedicata all'esame della proposta di legge per l’adozione del brano “Procurad’e moderare” come inno ufficiale della Regione.