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CAGLIARI. “Sono davvero orgogliosa di essere una delle ragazze che porterà la fiamma olimpica il 14 dicembre. Un’emozione unica, duecento metri sicuramente diversi rispetto a quelli che sono abituata a fare, sicuramente emozionante”. A parlare è la velocista quartese Dalia Kaddari, una delle tre tedofore scelte per portare la fiamma delle olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 nella tappa cagliaritana. Il percorso, presentato questa mattina a palazzo Bacaredda a Cagliari, partirà dal Poetto fino a via Roma, attraversando le strade cittadine. “Per la nostra città è motivo di particolare orgoglio essere una delle tappe di questo viaggio della fiamma olimpica, soprattutto perché ci identifichiamo come amministrazione in quegli stessi valori di cui la fiamma è portatrice, come inclusività, pace e alleanza che si uniscono a valenze agonistiche che non trascuriamo”, fa sapere l’assessore comunale allo Sport Giuseppe Macciotta.
Tra le tedofore scelte per portare la fiamma olimpica in città, oltre a Dalia Kaddari, anche la nuotatrice Francesca Zucca e la giocatrice di hockey su prato Giulia Stagno. “Sono molto emozionata e soprattutto molto orgogliosa che il comune abbia pensato a me, alla mia squadra e all’hockey in generale, anche perché penso che in tutta Italia non ci siano tanti hockeysti. È un valore aggiuntivo” fa sapere Stagno. “Spero di poter essere da rappresentate per questa grande occasione”, ha detto Kaddari.
Per l’occasione, nella sala Retablo del palazzo civico, sono state esposte ventuno tavole artistiche dell’esposizione “Aspettando Cortina”, che illustrano il legame della Sardegna con gli sport invernali. “La Sardegna ha abbracciato le comunità montane e hanno vissuto la neve non solo come sport, ma anche come un rito collettivo che unisce le generazioni", spiega l'artista Alice Roggeri.












