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CAGLIARI. Manutenzioni stradali, realizzazione di una ciclovia, e riduzione dei rischi idrogeologici: la Regione Sardegna mette sul piatto 57 milioni di euro per otto interventi che verranno realizzati tra il 2026 e il 2029. È quanto previsto dalla delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu.
Tra le otto opere, ritenute urgenti, il finanziamento più consistente va alla ciclovia della Sardegna, con un investimento da 26,5 milioni di euro. Nell’intervento verrà completata la direttrice Cagliari-Barumini- Oristano-Bossa (già in esecuzione), verrà realizzato il tratto Bosa-Macomer-Sassari e verrà, inoltre, migliorata la fruibilità ciclabile delle zone costiere dei tratti Alghero-Badesi e Teulada-Villaputzu. L’obiettivo è quello di potenziare i collegamenti tra aeroporti e porti principali dell’Isola.
Gli altri interventi riguardano la messa in sicurezza della Valle dell’Eba Giara a Sassari (8 milioni di euro), il rifacimento delle strade provinciali 87 (Santu Juanni-Vacilleddi) e 90 (Sassari-Santa Teresa) per un totale di 11,5 milioni di euro e altri 4,5 milioni di euro che finanziano i collegamenti degli invasi Rio Mannu-Monte Lerno e Bidighinzu-Monte Orzastru, per contrastare la crisi idrica. Non solo, verranno messi a disposizione anche 3 milioni di euro per via dell’Industria a Porto Torres, strada che collega lo scalo marittimo, e altri 2,5 milioni di euro per la diga Monti di Deu a Tempio Pausania. Come ultimo tassello sarà messo a disposizione 1 milione di euro per completare lo svincolo della strada statale 130 su viale Villa della Chiesa. “Opere immediatamente eseguibili che ci permettono di dare uno slancio importante ad arterie sia stradali, ma anche per quanto riguarda il sistema idrico”, spiega l’assessore Piu.
Per l’assessore Piu il finanziamento di 57milioni di euro è fondamentale per risolvere le criticità dell’isola. “Da 18 mesi stiamo affrontando alcune criticità, soprattutto quella della viabilità. Abbiamo stanziato già oltre 120milioni di euro a favore delle provincie per la manutenzione straordinaria. In più il sistema idrico, in Sardegna abbiamo il 34% di riempimento di invasi. Siamo in un periodo climatico purtroppo siccitoso e questo ci deve far riflettere di quanto siano importanti le infrastrutture idriche per far si che l’acqua che riusciamo a recuperare possa essere utilizzata nel migliore dei modi ed evitare di arrivare a situazioni come quella in cui ci troviamo oggi”, fa sapere Piu.












