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CAGLIARI. “Ad oggi non è cambiato niente. Se non si fanno manifestazioni e se non si dorme sotto il Consiglio Regionale, compromettendo la salute, non cambia nulla. Ad oggi sono solo promesse”. Sono le parole di Desiderio Mallus, uno degli oss che questa mattina ha preso parte al corteo partito dalla sede dell’assessorato alla sanità e che si è concluso davanti al palazzo del Consiglio regionale, per chiedere una stabilizzazione per gli 81 operatori socio sanitari ancora in attesa. Una situazione che va avanti da ormai quasi due anni.
I lavoratori provenienti dal Brotzu, dall’Asl 8, dall’Aou di Cagliari e dalle Asl di Oristano e del Medio Campidano hanno tutti i requisiti per la stabilizzazione, che ha scadenza fissata per il 31 dicembre 2025. Oltrepassata quella data, molti degli operatori rischiano di perdere il diritto alla stabilizzazione per mancanza dei 36 mesi di servizio richiesti nei nuovi bandi.
“La stabilizzazione ha una scadenza. Ci sono graduatorie attive come l’Aou di Cagliari, ma che non hanno continuato a far scorrere. Altri invece non hanno neanche una graduatoria”, spiega Mallus.
La situazione, come riportato dai manifestanti, si è aggravata con i cantieri occupazionali,che impiegano lavoratori con contratti flessibili e temporanei per coprire le carenze d’organico. “I cantieri stanno occupando posti di lavoro come se fossero dei dipendenti normali, non seguendo il progetto iniziale dei cantieri occupazionali”. La richiesta dei manifestanti è chiara: rispettare la graduatoria dei lavoratori in attesa di stabilizzazione.













