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CAGLIARI. "Come maggioranza ci assumiamo le nostre responsabilità, vogliamo riaprire il dialogo con l’associazione Chourmo convinti che il confronto possa portare a una nuova stagione di collaborazione e a un rilancio condiviso del Festival". A firmare la nota che apre uno spiraglio per un nuovo dialogo tra gli organizzatori del Marina Cafè Noir e il Comune di Cagliari sono Marta Mereu, presidente della commissione Cultura e spettacolo, e i consiglieri e le consigliere comunali di maggioranza Rita Polo, Marco Benucci, Davide Carta, Ombretta Ladu, Barbara Serra, Alessio Alias, Paola Mura Chiara Cocco, Laura Stochino, Michele Boero, Andrea Scano, Francesca Mulas, Corrado Sorrentino, Peppino Calledda, Luciano Congiu, Marzia Cilloccu e Alessandro Cao.
Un passo che va nella direzione dell'associazione organizzatrice del festival letterario, che ieri ha annunciato via social di aver deciso, dopo 23 anni, di lasciare il capoluogo sardo. Tra i motivi quello di un "rapporto complicato con l’amministrazione comunale" e "diversi episodi spiacevoli".
"Abbiamo appreso la notizia con profondo rammarico", commentano i consiglieri in una nota, "Il Marina Café Noir non è solo un festival letterario: è parte della storia culturale di Cagliari, un appuntamento che negli anni ha saputo intrecciare letteratura, impegno civile e partecipazione popolare, coinvolgendo generazioni diverse e dando visibilità alla nostra città in ambito nazionale e internazionale".
Ieri l'addio alla città era stato commentato con stupore anche dall'assessora alla Cultura Maria Francesca Chiappe: "Abbiamo triplicato i fondi per la Cultura, abbiamo fatto uno sforzo economico per gli operatori. Loro sono stati tra i primi che incontrai appena diventata assessora. C’è sempre stato un rapporto", ha detto l'esponente della Giunta Zedda.
Fatto confermato anche dai consiglieri di maggioranza che commentano: "Sorprende che questa decisione arrivi nell’anno in cui questa Amministrazione ha triplicato le risorse destinate ai bandi culturali, incrementando in modo significativo i fondi a disposizione di associazioni, operatori e realtà che, come il Marina Café Noir, contribuiscono a rendere Cagliari una città viva e creativa".
"Il nostro primo sentimento è di riconoscenza verso chi, con dedizione e passione, ha reso questo evento un punto di riferimento nel panorama culturale regionale e nazionale", si legge nella nota, "Sappiamo bene che, troppo spesso, la volontà politica e le procedure amministrative non viaggiano alla stessa velocità: è una difficoltà cronica che tocca tutte le realtà culturali e riguarda l’intero sistema pubblico italiano, non solo il nostro Comune. Tuttavia, questo non deve diventare un alibi".
Ora l'obiettivo, però, è quello di ripristinare un dialogo e magari tentare di riportare il Marina Cafè Noir a Cagliari: "Noi crediamo che la cultura sia un terreno di costruzione collettiva: il luogo in cui una comunità si riconosce, si confronta e cresce", scrivono i consiglieri, "Ed è con questo spirito che vogliamo riaprire il dialogo con l’associazione Chourmo, convinti che il confronto possa portare a una nuova stagione di collaborazione e a un rilancio condiviso del Festival. La cultura, per noi, resta una priorità politica e civile: non un palcoscenico per la propaganda, ma un bene comune da difendere e coltivare insieme".














