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CAGLIARI. La manifestazione (e la contro manifestazione antifascista) di sabato a Cagliari (QUI LA NOTIZIA)si sta trasformando in un vero e proprio caso nazionale, fino al parlamento, dove la parlamentare Francesca Ghirra si prepara a portare all'attenzione del ministro Piantedosi i quesiti più importanti: come hanno fatto delle organizzazioni apertamente di estrema destra ad ottenere il via libera per un corteo a Cagliari? E per quanto riguarda i manifestanti antifascisti, quali erano le motivazioni che ha portato la polizia a disperderli con idrante e lacrimogeni?.
"Al Ministro dell’Interno, premesso che sabato 1 novembre 2025 a Cagliari si è svolto un raduno del Blocco Studentesco, costola giovanile di Casa Pound, comunemente riconosciuto come organizzazione di estrema destra, con chiari richiami ideologici al fascismo; i giovani del Sud Italia e delle isole sarebbero stati chiamati a raccolta per manifestare contro ius scholae e immigrazione, “infami strumenti di sostituzione etnica e concorrenza ai nostri giovani”, come si legge nel comunicato", scrive Ghirra nella nota.
E Ghirra ricorda: "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista è espressamente vietata dalla XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione e dalla normativa nazionale (legge 20 giugno 1952 n. 645, cosiddetta Legge Scelba e dalla legge 25 giugno 1993 n. 205, cosiddetta Legge Mancino); il principio dell’antifascismo è fondamento della Repubblica italiana, come testimoniato dalla Carta costituzionale e dalla storia democratica del Paese nata dalla Resistenza".
A questo punto ghirra sottolinea come la manifestazione antifascista, tra le cui fila diverse associazioni e realtà locali (compresa quella dei Progressisti) secondo le cronache "si stava svolgendo in modo pacifico, è stata fin da subito oggetto dell’intervento delle forze dell’ordine, con uso massiccio di idranti e lacrimogeni, al fine di evitare un contatto diretto o un’aggressione reciproca tra le parti. Pare che il camion cisterna utilizzato sia stato fatto arrivare da Napoli appositamente per l’occasione". Ghirra parla di "idranti e lacrimogeni su pacifici manifestanti", ma anche "lacrimogeni all’interno di abitazioni private e colpire con potenti getti d’acqua persone che passavano nei dintorni, oltre che manifestanti inermi. L’intervento, condotto con modalità a parere dell’interrogante, del tutto abnormi rispetto al contesto, è stato contestato da forze politiche, associazioni e cittadini come eccessivo e non proporzionato". Quest'ultimo passaggio si riferisce al "diritto di manifestare pacificamente (articoli 17 e 21 della Costituzione) richiede che l’intervento dell’ordine pubblico sia proporzionato".
E quindi ecco l'interrogazione che domanda al Ministro Piantedosi se "sia a conoscenza dei fatti sopra descritti e quali siano le ragioni per cui sia stata concessa l’autorizzazione al raduno dell’organizzazione CasaPound/Blocco Studentesco, alla luce del divieto costituzionale della riorganizzazione del partito fascista e della normativa che sanziona la propaganda fascista; se confermi che, in occasione del raduno di CasaPound/Blocco Studentesco a Cagliari, le forze dell’ordine abbiano impiegato idranti e lacrimogeni per disperdere o respingere manifestanti antifascisti; se intenda avviare un’immediata verifica sull’operato delle forze dell’ordine intervenute, al fine di accertare se l’intervento sia stato proporzionato, rispettoso dei diritti di manifestazione e abbia adottato misure alternative alla forza sezione per sezione; quali iniziative concrete il Governo intenda adottare per rafforzare la vigilanza e il contrasto alle organizzazioni neofasciste, garantendo al contempo la piena tutela del diritto alla manifestazione pacifica e la salvaguardia dei valori antifascisti della Repubblica".
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