CAGLIARI. Un disastro senza precedenti sta colpendo la Giamaica. L’uragano Melissa, classificato di categoria 5, ha raggiunto nelle ultime ore l’isola caraibica con una violenza eccezionale, provocando devastazione diffusa, vittime e un blackout quasi totale. Raffiche di vento che sfiorano i 300 chilometri orari hanno sradicato alberi, scoperchiato tetti e distrutto intere linee elettriche, lasciando gran parte del Paese al buio.
Le autorità locali parlano di un’emergenza estrema: numerose abitazioni risultano danneggiate o completamente distrutte, mentre le piogge torrenziali hanno trasformato le strade in fiumi d’acqua e fango. In diverse aree, l’accesso è impossibile per via degli allagamenti e dei detriti che bloccano la viabilità.
Si contano già alcune vittime, ma il numero potrebbe salire man mano che i soccorsi riescono a raggiungere le zone più isolate. Gli ospedali stanno operando in condizioni difficili, molti con generatori di emergenza, mentre il governo ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per affrontare quella che si preannuncia come una delle peggiori catastrofi naturali della storia recente dell’Atlantico.
Melissa — spiegano i meteorologi — è una delle tempeste più potenti mai registrate nella regione, con un occhio del ciclone che si estende interamente sopra la Giamaica e un fronte di vento in grado di travolgere tutto ciò che incontra.













