Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
La notizia del giorno è ovviamente la sentenza della Corte costituzionale sulla decadenza della presidente Todde. Una sentenza che in questo caso dà ragione alla presidente: il collegio elettorale avrebbe "sconfinato" rispetto al proprio ruolo. La decadenza è dunque illegittima. Non sono mancate le reazioni, degli alleati e degli avversari politici, anche al livello nazionale, come nel caso di Giuseppe Conte (QUI LE SUE PAROLE).
Desirè Manca, attuale assessora regionale al Lavoro, la sentenza è "un'incontenibile soddisfazione". E sui social scrive: "Oggi perdono senso le innumerevoli ricostruzioni montate ad arte, perdono senso tutte le polemiche innescate per tentare di bloccare la nostra azione di Governo. La decisione ultima è arrivata. Per la Corte Costituzionale la nostra presidente Alessandra Todde è, è sempre stata, e resterà la presidente della Regione Sardegna e dei sardi. Ne eravamo certi. Siamo andati avanti anche sotto la bufera. Non ci siamo mai fermati, e con piena fiducia continuiamo a lavorare con il massimo impegno, nel pieno rispetto della volontà popolare. Nel pieno rispetto di tutti i sardi che democraticamente hanno scelto di darci questa opportunità e questa grande responsabilità. Deludere il nostro popolo non è un’opzione"
Soddisfazione anche dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: "Bella notizia, per la nostra Isola, per la presidente Todde e per la coalizione. Terminate le sterili polemiche che hanno caratterizzato l’opposizione nell’ultimo anno, nell’illusione di poter ribaltare il risultato elettorale. Proseguiremo, con maggiore slancio e serenità, la collaborazione e il positivo lavoro con la Regione, grazie al rapporto costante e al proficuo dialogo con la Presidente, a beneficio della Sardegna e dei sardi".
Di tutt'altro avviso Fausto Piga, di Fratelli d'Italia: “La Corte Costituzionale riporta che il Collegio di Garanzia elettorale nel determinare la decadenza della presidente Todde ha esorbitato dai propri poteri, ma non ha cancellato il pasticcio rendicontazione, bensì ha rimarcato i gravi errori commessi”. E ancora: "Di fatto la presidente Todde non ha rispettato le regole che in passato hanno rispettato gli altri. A questo punto mi chiedo se d’ora in poi tutti potranno fare come la presidente Todde: niente mandatario e nessun conto dedicato per la trasparenza delle campagne elettorali e se tutti potranno fare spese e ricevere contributi da chiunque senza limiti”.
“Rimane un altro passaggio – ricorda Piga - a novembre è prevista l’udienza per il ricorso in corte d’appello, sempre promosso dalla Presidente Todde e citato anche dalla Corte Costituzionale – conclude Piga – ci auguriamo che questa vicenda possa finire, se si deve rivotare che si rivoti, se invece questa legislatura deve andare avanti è tempo che inizi davvero”.