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CAGLIARI. Sono stati effettuati mercoledì scorso dai Ris di Cagliari gli accertamenti tecnici irripetibili sul cellulare della giovane che guidava lo scooter la sera del 9 aprile scorso, quando in viale Marconi perse la vita Asia Loddo, a soli 16 anni. Esami volti a verificare se il telefono fosse stato utilizzato durante lo schianto e a capire cosa sia accaduto al momento dell’incidente.
Sulla dinamica, a distanza di sei mesi, restano ancora dei punti da chiarire: la Procura aveva già nominato l'ingegnere Francesco Marongiu e la famiglia della vittima Stefano Ferrigno come consulente di parte.
Le due amiche viaggiavano sulla due ruote all’altezza di Is Pontis Paris, quando improvvisamente finirono sull’asfalto. Per Asia Loddo la situazione apparve subito critica: la giovane quartese morì pochi giorni dopo in ospedale, nel reparto di rianimazione del Brotzu di Cagliari.
La ricostruzione della dinamica fu però complicata dal fatto che la sera stessa per la polizia locale fu impossibile stabilire di chi fosse la competenza su quel territorio, tra un comune e l’altro. E per questo pochi giorni dopo i Ris tornarono sul posto per gli accertamenti. Ora però all’esame c’è il cellulare della conducente. I familiari di Asia Loddo, assistiti dai legali Gabriele Melis ed Edoardo Vassallo, attendono gli esiti. La ragazza che guidava lo scooter, ora indagata, è difesa dall’avvocato Pierluigi Pau.