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OLBIA. "Commercianti del falso" muniti di Pos con il contactless in giro per le spiagge per vendere prodotti contraffatti. È quanto hanno scoperto i baschi verdi del Gruppo di Olbia che hanno effettuato numerosi servizi volti al contrasto della vendita di prodotti contraffatti e dell’abusivismo commerciale lungo le spiagge e i borghi della Costa Smeralda, “presi d’assalto” da diversi venditori ambulanti spesso irregolari.
Il dispositivo messo in atto ha portato, solo negli ultimi tre mesi, alla denuncia di nove soggetti per i reati di contraffazione e ricettazione e al contestuale sequestro di oltre 3000 pezzi contraffatti, tra cui orologi, gioielli, accessori e articoli di pelletteria riportanti marchi riconducibili ai più noti brand della moda internazionale. Il dispositivo, rafforzato sulla fascia costiera, non ha comunque trascurato l’hinterland gallurese dove è stato scoperto un importante deposito del falso con all’interno più di 1700 capi contraffatti. Al sequestro si è arrivati nel corso di un servizio di controllo economico del territorio dei militari del Gruppo di Olbia, i quali, notando dei movimenti sospetti lungo la strada statale Olbia- Arzachena, hanno sorpreso una donna di origini senegalesi all’interno di caseggiato presumibilmente utilizzato come “base logistica” del commercio illegale.
Tutti i prodotti sequestrati, oltre ad essere ben realizzati, erano dotati di un packaging curato con tanto di etichette, garanzie del consumatore e persino QR Code abilmente falsificati. Il “livello” di sofisticazione degli illeciti si eleva anche sul versante dei mezzi di pagamento: in alcuni casi i militari hanno scoperto i “commercianti del falso” muniti di POS portatile contactless alla stregua di qualunque altro regolare esercente commerciale. Sono in corso gli accertamenti finalizzati a quantificare il numero e il volume delle movimentazioni transitate sui dispositivi, i quali potrebbero far confluire i profitti illeciti direttamente su conti esteri.