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LANUSEI. “Oltre 1400 giorni senza punto nascita in Ogliastra”. A denunciarlo è il coordinamento "Giù le mani dall’Ogliastra" in una lettera firmata dal portavoce Adriano Micheli e rivolta all’assessorato regionale alla Sanità e all’Ares. Lo stesso Micheli, lo scorso febbraio, aveva chiesto delle risposte concrete sulla riapertura del punto nascita dell’ospedale Nostra Signora della Mercede, chiuso dal 2021 per carenza di personale.
“Nascere nel proprio territorio è un diritto, non un favore. Senza servizi basilari non c’è futuro: ci sono solo spopolamento, ambulanze in tour, valigie pronte e case che si trasformano in villaggi fantasma. Volete la provincia? Senza nascite sarà un museo”, si legge nel comunicato.
Ora il coordinamento chiede delle risposte immediate. Da una data di riapertura ufficiale, fino ad un piano strutturato per il personale, con turni e nomi, passando per un protocollo emergenziale materno-infantili.
“Qui non si tratta di fare polemica, si tratta di decidere se l’Ogliastra deve continuare a vivere o essere accompagnata alla porta della sparizione – fa sapere il coordinamento – a chi pensa ancora che vada tutto bene chiediamo una sola cosa: davvero vivreste in un territorio dove non si può nemmeno nascere?”.