OLBIA. Giuseppe Demartis non sarebbe stato ucciso dal taser. Questo sarebbe emerso dall’autopsia sul corpo del 57enne morto dopo essere stato fermato con il taser dai carabinieri a Olbia. Sarebbe stato confermato il decesso per arresto cardiaco: emerse anche patologie pregresse, ma serviranno altri esami (entro 60 giorni di tempo) per chiarire le cause esatte. Due militari, il capo scorta e il collega che ha usato il taser, restano indagati per omicidio colposo.
Intanto interviene nel dibattito sull'uso del taser il Sic, sindacato indipendente dei carabinieri, attraverso il segretario generale Luigi Pettineo che ha espresso fiducia nei confronti dei colleghi: "Riteniamo abbiano agito correttamente".