CAGLIARI. Sono storie di disoccupazione e povertà quelle raccontate dai numerosi venditori ambulanti che, ogni domenica, occupano la zona di viale Trento, viale Trieste e viale Sant’Avendrace. Si arriva alle tre del mattino per occupare il posto migliore, basta anche un piccolo spiazzo su un marciapiede, e si inizia ad allestire la bancarella con ciò che si ha: abbigliamento, oggetti d’antiquariato, libri, strumenti musicali. Vi è addirittura chi propone cuccioli di conigli. “Vendiamo quello che capita”, dicono. Tanti i cagliaritani, altrettanti gli stranieri. Ma tutti parlano di una realtà drammatica, in cui si è costretti a vendere abusivamente pur di riuscire a sopravvivere.
Mercatino di viale Trento, il suk cagliaritano. "Vendo quello che trovo, non ho lavoro": le storie
- Marzia Diana
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