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CAGLIARI. Msc si prepara ad "abbandonare la nave" Moby: l'obiettivo sarebbe evitare che l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) possa procedere con una sanzione per condotta anticoncorrenziale. Msc non riconoscerebbe alcun comportamento scorretto, ma si punta a chiudere in anticipo l’istruttoria avviata a novembre 2024.
Come riportato dal giornale di settore Shipping Italy, la compagnia guidata da Gianluigi Aponte ha formalizzato l’impegno a vendere entro il 2025 la quota del 49% detenuta in Moby, rinunciando anche al diritto di pegno sul restante 51%. Moby, a sua volta, restituirà quanto resta del finanziamento da 243 milioni di euro ricevuto da Msc nel dicembre 2023 per chiudere il concordato preventivo. Questo prestito era stato garantito proprio con un pegno sul 51% della società controllata da Onorato Armatori.
La lunga operazione, iniziata per evitare il fallimento di Moby a causa del debito con Tirrenia in amministrazione straordinaria (pari a 180 milioni di euro) e di altre esposizioni con banche, fornitori e obbligazionisti, potrebbe così concludersi con un disimpegno totale da parte di Msc. Già avvenute nel frattempo la cessione di due traghetti (Sharden e Moby Vinci) e il trasferimento della divisione rimorchiatori operanti in Sardegna.
Tuttavia, l’iter non è ancora concluso, parola dell'Antitrust che aveva avviato un procedimento (QUI LA NOTIZIA): dovrà prima svolgersi una consultazione del mercato. per le osservazioni c'è tempo fino al 16 agosto 2025.