CAGLIARI. "Da Cucca mi sarei aspettata un passo indietro per senso di responsabilità". Ad appena tre giorni dall'annuncio della sua candidatura alla segreteria regionale del Partito democratico Dolores Lai, 40 anni, componente dello staff del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, è già sulle barricate. "A maggiori onori corrispondono maggiori responsabilità: per questo, e non certo per colpe individuali, mi sarei aspettata che Cucca si dimettesse".
Ieri mattina la neo-candidata ha chiesto e ottenuto dal partito di poter prendere parte alla direzione di Oristano per sondare e marcare il territorio in vista della sfida per la segreteria: "Per troppi anni ci siamo concentrati sulle divisioni interne e le urne ci hanno punito: gli elettori ci hanno detto chiaramente che si può votare tutto tranne il Pd".
Una sconfitta bruciante figlia, in parte, del un malcontento dei sardi nei confronti dell'operato della giunta regionale. Come uscirne? "Non sarà un rimpasto a cambiare le sorti della legislatura: più che un cambio di giunta Pigliaru deve assumersi la responsabilità di capire cosa è successo in Sardegna".
E sulla proposta lanciata dal senatore uscente (nonché cugino) Silvio Lai di dar vita a un partito sardo di sinistra federato con il Pd: "Ne parliamo da anni - spiega - forse questo è il momento giusto per attuare il progetto riempiendolo di contenuti: è quello che mi propongo di fare con la mia candidatura. Ma ancor prima - conclude Lai - il mio Partito democratico riparta dall'ascolto e dai circoli sul territorio".