ORISTANO. Cucca resta in sella, almeno per ora. Così ha deciso la direzione del Partito democratico, riunita in mattinata a porte chiuse a Oristano per tracciare un bilancio della batosta elettorale del 4 marzo e decidere sulle sorti della segreteria regionale. Riemerso dal bagno di umiltà imposto dal tonfo rimediato alle urne, Giuseppe Luigi Cucca ha fatto mea culpa rifiutando tuttavia di presentarsi dimissionario e chiedendo a tutto il partito di prendere sulle spalle la croce: "Il 14,82 per cento di quest’ultima tornata elettorale non può certamente essere attribuito ai nove mesi dell’attuale segreteria”.
Una lettura che non convince pienamente la minoranza soriana del partito, che già nelle scorse settimane aveva tentato di smuovere le acque con le dimissioni dalla segreteria di Giuseppe Frau, Barbara Cadoni e Antonio Piu. Delusi dall'esito della direzione-fiume, i componenti dell'area che fa riferimento all'ex governatore regionale hanno ribadito la necessità di un netto cambio di passo e di un'analisi più seria del voto.
Intervista a Giuseppe Frau sulla direzione di Oristano
Prende tempo invece l'area Cabras-Fadda, stampella della segreteria insieme alla corrente renziana: nessun passo indietro formale da parte dei componenti della segreteria Pietro Morittu, Aldo Pili e Alberta Grudina, e redde rationem rinviato all'assemblea da convocarsi il prossimo 7 aprile, a quattro giorni dall'assemblea nazionale.
Se da un lato la convergenza sulla figura chiamata nei prossimi mesi a guidare il partito in una faticosa traversata del deserto è ancora lontana, su una questione i componenti della direzione dem sono però tutti d'accordo: occorre un sussulto da parte della giunta Pigliaru: "Il presidente compia un atto di coraggio - sollecita Frau - si presenti in Consiglio regionale, cambi gli assessori che devono essere sostituiti, e individui tre o quattro punti del programma che toccano da vicino la vita dei sardi portandoli a termine in quest'ultima fase della legislatura". In caso contrario, ammonisce Frau, "si rischia di scomparire".