DECIMOMANNU. "Per noi la statale 130 è una ghigliottina, una spada di Damocle". Così Ottavio Schirru, portavoce del comitato per la sicurezza della 130 parla delle ultime notizie sulla tanto attesa eliminazione degli incorci a raso della strada. Le notizie, quelle di ieri, sono buone: doppio pollice in su con i via libera dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. La lente d'ingrandimento è sul tratto che comprende Elmas, Assemini e Decimomannu. Specialmente quest'ultimo incrocio, quello con la 130dir alle porte di Decimo, preoccupa automobilisti e residenti della zona.
Quantificare gli incidenti, pur con tutte le notizie che aggiornano il bilancio, è impossibile. L'ultimo mortale risale all'anno scorso, ma i sinistri, anche gravi , sono praticamente all'ordine del giorno.
Ora il via libera c'è e la palla passa alla Regione. Il comitato per la sicurezza della 130 (istituito nel 2006) festeggia, ma con quella diffidenza di chi altre voltre ha visto saltare tutto per aria. "Nel 2013 si voleva installare un semaforo qui all'incrocio di Decimo", racconta Schirru. "Inutile dire che alla fine, non se ne fece nulla. Eppure sembrava cosa fatta". Intanto, i ritardi non si contano in mesi o in anni, ma in vittime. "Non possiamo tergiversare", chiude il portavoce. "L'idea è quella di creare un cavalcavia come quello che c'è sopra la rotonda dell'asse mediano a Cagliari. Il giorno che la prima auto attraverserà la nuova strada canteremo vittoria. Prima continueremo a parlare".