ORISTANO. “Anche nel corso del corrente anno, nel territorio della Provincia di Oristano è stata confermata la circolazione del virus di West Nile”, lo si legge nell’ordinanza sindacale n. 11 firmata oggi, 15 maggio 2025, dal sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna. L’atto, reso pubblico sul sito del Comune, introduce misure urgenti e obbligatorie per prevenire e contenere la diffusione della Febbre del Nilo Occidentale e di altre malattie virali trasmesse dalle zanzare, come il virus Usutu, la Dengue e la Chikungunya.
La decisione dell’amministrazione arriva dopo la segnalazione della Asl, che ha confermato la presenza del virus West Nile in uccelli (cornacchie grigie) nel vicino comune di Arborea. L’analisi dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna è stata considerata un campanello d’allarme per tutto il territorio oristanese, da anni classificato come area ad alto rischio per la circolazione del virus.
La Febbre del Nilo, spiegano le autorità sanitarie, è "una malattia trasmessa dalle zanzare capace di causare forme asintomatiche, forme simil influenzali e, nei casi più gravi, forme neuro-invasive con sintomi nervosi negli uccelli, negli equidi e nell’uomo” In meno dell’1% dei casi può portare a meningo-encefalite letale, soprattutto nei soggetti anziani e immunodepressi.
Non esistono vaccini per l’uomo e “anche nei cavalli la malattia può rivelarsi letale”. Per questo, l’unico modo per difendersi è evitare le punture e ridurre la proliferazione delle zanzare, vere protagoniste di questa catena di trasmissione, che si attiva soprattutto tra aprile e dicembre.
Il Comune chiede una mobilitazione collettiva: “è importante che anche i cittadini partecipino attivamente all’eliminazione dei siti di riproduzione delle zanzare”. Vietato quindi abbandonare contenitori che possano raccogliere acqua piovana (barattoli, copertoni, sottovasi…), che diventano habitat perfetti per le larve. Chi ha giardini o orti è tenuto a svuotare regolarmente fontane, piscine non in uso, tombini e caditoie. Inoltre, “all’aperto, in particolare dal crepuscolo e sino all’alba, si raccomanda di indossare abbigliamento protettivo di colore chiaro che copra la maggior parte del corpo”, e di usare repellenti con cautela, specialmente nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Chi non rispetta l’ordinanza rischia multe da 25 a 500 euro. La responsabilità ricade sui proprietari o conduttori delle aree dove si riscontrano inadempienze. I controlli saranno affidati alla ASL, alla Polizia municipale e alle forze dell’ordine. In caso di ritrovamento di uccelli morti o moribondi, si chiede di contattare immediatamente il Servizio Veterinario della Asl ai numeri indicati. Gli animali sono infatti i principali serbatoi del virus e consentono di monitorarne la diffusione.