CAGLIARI. Lo scandalo Fluorsid sbarca in Consiglio regionale e in Parlamento. La polemica nel palazzo di via Roma esplode con l'interrogazione di undici consiglieri regionali del Pd, mentre a Montecitorio è il deputato di Articolo 1 - Movimento Democratici e Progressisti, Michele Piras, a chiedere delucidazioni con un interpellanza.
Nel Consiglio regionale i consiglieri Piscedda, Deriu, Moriconi, Cocco, Solinas, Tendas, Comandini, Collu, Cozzolino, Pinna e Demontis hanno sottoscritto una interrogazione urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Particolarmente interessato dalla vicenda è Valter Piscedda - per 10 anni sindaco di Elmas, uno dei comuni più vicini alle discariche oggetto della vicenda - che si è sempre attivato per l'inserimento della laguna di Santa Gilla nell'ambito del Parco di Molentargius, e nella costruzione dei parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu.
Piscedda si è fatto portavoce anche dei timori per il territorio di tutta la città metropolitana di Cagliari, che ospita la laguna di Santa Gilla, considerata un'area di eccezionale valore naturalistico e tra le zone umide più interessanti dell'Unione europea, vista la presenza non solo del celebre fenicottero rosa ma anche di tante altre specie di uccelli e di specie ittiche. Ma sono tutti i firmatari ad esprimere "preoccupazione" per la salute degli abitanti di Elmas, Assemini e Capoterra, che potrebbero aver subito o subire danni in futuro se venissero confermati gli sversamenti in falda e se i materiali inquinanti fossero entrati nella catena alimentare, come tra l'altro ha confermato a YouTg il tossicologo dell'Università di Cagliari Pier Luigi Caboni.
I consiglieri regionali del Pd chiedono a Pigliaru di acquisire i dati e le analisi per stabilire con maggiore certezza l'entità dello stato di inquinamento denunciato e di istituire con la massima urgenza un'unità operativa di coordinamento e supporto alla città metropolitana. Qualora l'esito dei primi controlli sia positivo i consiglieri chiedono anche l'immediata bonifica delle acque e dei terreni coinvolti.
La polemica però solca il Tirreno e sbarca a Roma, dove il deputato Michele Piras tuona contro la Fluorsid scrivendo parole di fuoco in un'interpellanza urgente presentata alla Camera. "Nelle intercettazioni che hanno portato all'arresto di sette persone alla Fluorsid di Macchiareddu l'aspetto più sconvolgente - afferma Piras - è la rappresentazione, arrogante e grottesca, che emerge dell'ideologia malata di chi non esita a sacrificare le persone e l'ambiente in nome del profitto e della produzione. Disastro ambientale nella legislazione italiana significa compromissione irreversibile dell'ambiente naturale. Una vera ecatombe ecologica per la quale - se le accuse fossero confermate in sede processuale - i responsabili dovrebbero essere sanzionati nella maniera più severa e chiamati a risarcire il territorio e le popolazioni locali"
Piras chiede che il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, segua direttamente la vicenda e che inizi immediatamente a prevedere le risorse da assegnare alla Regione per l'indagine ambientale e la bonifica integrale dell'area.