CAGLIARI. Si accende il dibattito su Tari e rifiuti in Consiglio comunale a Cagliari. Nell'Aula di Palazzo Bacaredda ieri sera il clima si è scaldato sull'appalto da 50 milioni di euro l'anno per 7 anni, con l'opposizione contraria e l'assessora all'Ambiente Luisa Giua Marassi ferma su tempistiche e dettagli. La scadenza dell'attuale appalto è fissata al 30 settembre. I tempi quindi sono stretti.
E dai banchi del Consiglio arrivano alcune preoccupazioni: "Non è possibile vincolare la città per 7 anni, sono troppi. Oltre all'aumento della Tari, mi sembra di capire che ci saranno anche aumenti per la pulizia delle facciate, che saranno a carico del proprietario dell'immobile", attacca Pierluigi Mannino, di Fratelli d'Italia.
"È un appalto talmente importante che deve coinvolgere tutti. Io mi auguro che ci sia un'apertura da parte dell'assessore", commenta Edoardo Tocco di Forza Italia.
Tra gli ordini del giorno anche quello del Pd, con il consigliere Davide Carta che ha preso la parola sulla Tari, chiedendo di "riportare il costo del servizio sulla media nazionale" e quindi di "valorizzare comportamenti virtuosi".
Su questo si era espressa anche la consigliera di maggioranza Francesca Mulas, che guida la Commissione Ambiente: "È vero che la Tari aumenterà di 200 euro per ciascun cittadino? In tanti da ieri ci fanno questa domanda. La risposta è semplicissima: no, non aumenterà di 200 euro a cittadino. Per ora non si conosce l'importo del nuovo appalto (il precedente è in scadenza, il nuovo bando sarà pubblicato entro settembre), quindi è incredibile che qualcuno possa già prevedere che aumenterà e addirittura immaginare la cifra precisa dell'aumento".
Tra le proposte quella di un "patto ambientale di comunità", un piano di partecipazione che coinvolga i cittadini per capire interventi migliorativi è possibile apportare e valutare le aree critiche.