CAGLIARI. "Ho deciso io di presentarmi alla polizia municipale per ripagare i danni causati durante il botellón al Bastione, per puro senso civico. So benissimo che non servirà a spegnere le polemiche, però mi sembrava un atto che andava fatto”. Così Simone Sund, il giovane organizzatore del botellón dello scorso 27 gennaio al Bastione di Saint-Remy, al quale hanno partecipato centinaia di giovani che, dopo una notte di allegria e divertimento alcolico, hanno danneggiato alcune parti del monumento riaperto al pubblico neanche un anno fa. Un evento sicuramente riuscito e ampiamente pubblicizzato su Facebook, con centinaia di adesioni.
Il mattino successivo, però, la scoperta dei danni: sedute spaccate, bottiglie vuote dappertutto, una situazione di degrado ripresa in video da un operatore ecologico. Poi l’indignazione generale, con la presa di posizione della maggioranza in consiglio comunale con tanto di proposta di installazione delle videocamere di sorveglianza da parte di Matteo Massa, esponente dei Progressisti sardi. “Spero che il mio gesto non venga strumentalizzato, dato che di questa vicenda si è parlato fin troppo”, conclude Sund, che ha pagato di tasca il risarcimento dei danni causati la notte del botellón, qualche centinaio di euro.