CAGLIARI. Cagliari come Macerata? “Il razzismo non c’entra nulla. È stata solo una discussione nata all’interno di un contesto di pesante disagio sociale”. Così Herika Dessì, avvocato di Alessio Cocco, il 41enne cagliaritano detenuto in carcere a Uta dopo aver aggredito a colpi di pistola il giovane gambiano Hally Nyassi alla fermata dell’autobus tra il Largo Carlo Felice e via Roma lo scorso 25 gennaio.
Una discussione poi degenerata pesantemente, con la pistolettata alla gamba del giovane africano e la fuga di Cocco, arrestato dai carabinieri il pomeriggio successivo. Ma nessuna matrice razzista alla base dello scontro, secondo l’avvocato del quarantunenne. "Il pubblico ministero ha chiesto l'incidente probatorio, spetterà al gip concederlo, ma siamo fiduciosi. Ma si è trattato di una lite tra persone che vivono alla giornata, senza una fissa dimora: non è un fatto di razzismo", conclude l'avvocato Dessì.