SASSARI. "Da quel 9 settembre del 1943 prese inizio il riscatto nazionale, la lotta di Liberazione". Così il presidente della Repubblica oggi in Sardegna per la commemorazione dell'ottantesimo anniversario dell'affondamento della Corazzata Roma.
La nave ammiraglia della Regia Marina affondò nel golfo dell'Asinara il 9 settembre del 1943 attaccata dai bombardieri tedeschi.
"Fu un sentimento di sbandamento che accompagnava lo svelamento di un inganno, quello del regime fascista, aggiunto alla acquisita consapevolezza della rottura del patto tra monarchia e popolo. In quei terribili giorni e da lì sino alla fine del conflitto, l'Italia ha pianto migliaia di morti, uomini e donne, militari e civili, in patria e all'estero, accomunati dal desiderio di vivere in pace, in un paese libero, lasciandosi alle spalle la dittatura e gli orrori della guerra", ha detto nel suo discorso Mattarella.
Presente oggi anche l'unico ancora superstite dei 622 reduci della "Roma", Gustavo Bellazzini, che compirà 102 anni tra pochi giorni. La cerimonia si è svolta sulla portaerei Cavour, in rada a poche miglia dalla costa di Porto Torres. La nave ammiraglia della Marina militare italiana si è diretta verso il punto dell'affondamento alla presenza, oltre che di Mattarella, anche del ministro della Difesa, Guido Crosetto.