SASSARI. Si registra un secondo caso di vaiolo delle scimmie in Sardegna. La patologia è stata diagnosticata martedì nella clinica di Malattie infettive dell'Aou di Sassari su un paziente di circa 40 anni che presentava sulla pelle delle lesioni compatibili con l'infezione virale. Per questo è stato prelevato un campione che è stato spedito al laboratorio analisi della Aou di Cagliari per gli esami necessari. Da qui è arrivata la conferma.
«Al momento della visita – fa sapere il direttore di Malattie infettive, Sergio Babudieri – c’erano caratteristiche anamnestiche, cliniche e obiettive che facevano propendere per il vaiolo delle scimmie. E la conferma è arrivata dalle analisi effettuate dalla virologia di Cagliari. Il paziente è in osservazione al proprio domicilio. Si tratta, infatti, di una malattia che, per i sintomi non richiede il ricovero ospedaliero né un’assistenza intensiva».
Il primo caso nell'Isola era stato diagnosticato la settimana scorsa: un trantanovenne si era presentato al pronto soccorso di Is Mirrionis per sintomi da Covid. E in Pneumologia, dove è stato ricoverato, sono state scoperte le lesioni cutanee tipiche del vaiolo delle scimmie.
L'allarme, comunque, deve restare minimo. La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, nonché attraverso goccioline respiratorie in caso di contatto prolungato faccia a faccia.
La trasmissione può avvenire anche attraverso il contatto di indumenti, asciugamani, lenzuola, stoviglie e altri oggetti contaminati dal virus dal contatto con una persona infetta. Inoltre, il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta.