CAGLIARI. Marijuana a tonnellate. In Sardegna la droga sta diventando un problema serio: circola in quantità industriali e viene coltivata molto più che in tutte le altre regioni d’Italia. La fotografia del 2021 è impressionante: è in cima a quasi tutte le classifiche per i sequestri e oggi chiamarla una specie di “Isola dei narcos” non sembra nemmeno più così assurdo.
I dati arrivano dal dossier del dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, che ogni anno stila una relazione sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia che poi va dritta sul tavolo del Parlamento.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese pochi giorni fa, a Cagliari, ha parlato di "quantità spropositate” di droga scoperte rispetto ad altre città. E in effetti i numeri parlano chiaro.
Le operazioni antidroga nell’Isola nel 2021 sono state 676 e - qui arrivano i dati choc - i quantitativi di stupefacenti sequestrati sono pari a 23.600 chili, quasi il doppio della Lombardia. Il 27,8% della droga sequestrata in Italia. Un terzo del totale, in sostanza. Rapportati alla popolazione residente corrispondono quasi a 2000 chili ogni 100mila residenti tra i 15 e i 75 anni. È il dato più alto in assoluto, quello sardo, fra tutte le regioni.Per fare un confronto: la media italiana è di 190 chili ogni 100mila abitanti.
Il dossier poi suddivide i sequestri per tipo di stupefacente. La cocaina sequestrata in Sardegna sta sotto i 60 chili, poco più alti i numeri sull’hashsh, mentre l’eroina circola in minima parte rispetto al resto d’Italia. Discorso diverso invece per la marijuana. Se a livello nazionale i quantitativi sequestrati corrispondono a circa 106 chilogrammi ogni 100.000 residenti, in Sardegna il rapporto raggiunge il valore di 1.946 chili pro-capite. In tutto si parla di oltre 23mila 500 chili sequestrati, quindi quasi l’intero stupefacente conteggiato nelle tabelle dell’Isola.
In Sardegna, secondo il rapporto, sono state sequestrate circa 7500 piante di cannabis al giorno in rapporto alla popolazione residente. E anche su questo l’Isola segna il record italiano.
C’è un dato, però, che va considerato. Quello delle denunce scattate, che ci si aspetta - visti i numeri sardi - siano almeno altrettante. E invece non è proprio così. In Sardegna nel 2021 sono finiti all’attenzione dell’autorità giudiziaria per reati correlati alla droga 1070 cittadini, sono stati più del doppio in Sicilia, ma anche in Campania e in Puglia e il quadruplo nel Lazio, e in termini relativi anche Molise e Calabria contano più denunciati che nell’Isola.
Qui potrebbe essere entrato in gioco, però, il caos della cannabis light, tra leggi poco chiare e margini confusi che hanno portato a decine di denunce e anche arresti.
Preoccupa invece il dato sui minorenni: tra i valori più elevati quello sardo, con oltre 90 denunce ogni 100mila abitanti verso giovanissimi, sotto i 18 anni. Ma è ancora la Sardegna ad avere il numero più alto di cittadini coinvolti in procedimenti penali per droga, rapportato al numero di residenti, con una media di oltre 50 ogni 100mila.
- Marzia Diana
- News