CAGLIARI. terreni, canali e acque sotterranee avvelenati fino a dieci chilometri di distanza dallo stabilimento o dai depositi, con livelli di materiali pericolosi come alluminio, arsenico, berillio, cobalto, ferro, manganese, nichel e piombo superiori anche di dieci volte ai limiti fissati dalla legge. Non solo: Arpas avrebbe utilizzato unità di misura sbagliate per rilevare l'inquinamento. tanto da attribuire ad altri fattori le cause, e non all'industria.
Il servizio sulla relazione consegnata dai periti alla Procura
È lo sconcertante quadro - anticipato da L'Unione Sarda in edicola oggi - emerso dalle analisi del dipartimento di scienze chimiche dell’Università di Cagliari sui terreni della Fluorsid, la società di Tommaso Giulini, al centro dell’inchiesta per disastro ambientale e inquinamento condotta dal pubblico ministero Marco Cocco, che ha portato nel maggio scorso agli arresti di sette persone.