CAGLIARI. Si aggira intorno al cinquanta per cento, secondo le stime dei sindacati, l'adesione dei dipendenti sardi delle grandi catene aderenti a Federdistribuzione allo sciopero della spesa organizzato da Cgil, Cisl e Uil a tre giorni dal Natale. Circa un centinaio quelli scesi in strada questa mattina davanti alla Rinascente di via Roma chiedendo ai tanti cagliaritani alle prese con le ultime ore di shopping natalizio di rinunciare, per oggi, agli acquisti nei centri commerciali: “Da marzo 2015 i lavoratori hanno perso 2500 euro di aggiornamenti retributivi - spiega Cristiano Ardau della Uil Tucs - le aziende non possono pretendere sorrisi per i clienti senza applicare il contratto nazionale ai propri dipendenti”. In Sardegna sono cinquemila i lavoratori a tempo indeterminato impiegati nel settore, ma la cifra raddoppia se si calcolano anche gli interinali e gli assunti a tempo determinato.