ALGHERO. Accusato dell'omicidio della compagna Speranza Ponti, Massimiliano Farci oggi ha pianto in aula, davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Sassari, quando gli è stato chiesto di ripercorrere l'accaduto nella mattina del 6 dicembre 2019.
L'imputato, secondo quanto riporta l'Ansa, davanti ai giudici ha detto. "Ho trovato Speranza impiccata alla porta della nostra camera. C'era un lenzuolo legato alla maniglia, che faceva il giro della porta e arrivava al suo collo. Ho visto il suo viso e ho solo pensato a portarla giù, per terra".
A questo punto, mentre lui, accusato di omicidio racconta di un presunto suicidio, la voce gli si è rotta. Ha chiesto un bicchier d'acqua. "Vi assicuro che per me è molto difficile ricordare i fatti, perché non mi aspettavo una cosa del genere", ha aggiunto.
Farci ha sostenuto che Speranza Ponti avesse già espresso la volontà di farla finita. La Procura non ci ha mai creduto: per l'accusa la donna è stata uccisa perché lui voleva accaparrarsi i soldi del suo conto corrente.
E dopo il delitto ha nascosto il cadavere: il corpo della Ponti era stato trovato due mesi dopo la sua scomparsa, su indicazione di Farci. vicino a un cespuglio. "L'ho seppellita lì per rispettare le sue volontà", ha sempre detto l'imputato.
Farci aveva iniziato la relazione con la donna di Alghero mentre scontava la pena per l'omicidio della Lotus rossa, avvenuto nel 1999: aveva ammazzato l'imprenditore Renato Baldussi, di San Sperate, per prendergli l'auto.
Ora la nuova accusa: come per il primo delitto, si professa innocente.