CAGLIARI. In Sardegna, su 3.260 persone controllate quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro indebitamente percepiti. Questo il bilancio di un'indagine condotta dai carabinieri, che dal primo gennaio e per tutto febbraio sono andati a caccia di percettori del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto.
Un lavoro ad ampio raggio che oltre alla Sardegna ha coinvolto anche i militari delle legioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche. In totale, nel centro Italia (Isola compresa) sono state effettuate 955 denunce (circa il 10% delle 9.575 persone controllate): risulta che 5 milioni siano finiti nelle tasche di non aventi diritto.
Dall'indagine è emerso che c'era chi aveva omesso di dichiarare di essere proprietario di beni immobili per i quali percepiva reddito, chi aveva dichiarato il falso circa la composizione del proprio nucleo familiare e relativo reddito, chi aveva dichiarato un falso luogo di residenza e chi aveva omesso di dichiarare misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o di familiari.
Tra i denunciati ci sono 584 soggetti già noti alle Forze dell'ordine e 472 stranieri. Le irregolarità riscontrate hanno fatto emergere la cifra di 5.245.341 euro percepiti indebitamente. "Fondamentale si è rivelata la sinergia istituzionale con l'Inps che ha fornito la propria collaborazione all'Arma. All'ente previdenziale, cui è già stata data comunicazione degli illeciti accertati, spetterà inoltre avviare la procedura per il recupero della somma complessiva indebitamente percepita", spiega una nota dei carabinieri.