CAGLIARI. La diffida inviata dalla commissione di garanzia degli scioperi, che impone la revoca del blocco della consegna delle merci indetta da Trasportounito per protestare contro il caro benzina, non spaventa gli autotrasportatori sardi. "O ci fermiamo adesso o saremo costretti a farlo perché saremo falliti: con il gasolio a 2,30 euro al litro è impossibile andare avanti": parole di Gabriele Frongia, titolare di una ditta sarda, che nei giorni scorsi aveva riunito centinaia di colleghi a Tramatza per discutere delle modalità della contestazione.

In Sardegna sembra quindi confermata la fermata dei mezzi prevista a partire da lunedì, alla quale gli autisti potrebbero aderire al di là della decisione della rappresentanza sindacale. Non dovrebbero comunque registrarsi carenze nelle forniture e sugli scaffali, soprattutto per i beni di prima necessità, come assicurato nei giorni scorsi dai titolari delle principali catene di market dell'Isola.
In corso di organizzazione, intanto, lo sciopero dei benzinai, invocato dall'Angac, l'associazione che anche in Sardegna riunisce i gestori delle stazioni di rifornimento.