CAGLIARI. Dopo gli autotrasportatori, anche i benzinai si preparano allo sciopero. La notizia era nell'aria, ma adesso a confermarla arriva una nota dell'Angac-Confsal della Sardegna, l'associazione che riunisce i gestori dei distributori.
"Non avendo fino ad oggi avuto alcuna risposta di convocazione da parte del governo", si legge, "i gestori comodatari e non sono invitati a contattare la nostra segreteria per dare la propria adesione per un eventuale sciopero con nuove forme di protesta".
L'associazione "inoltre mette a disposizione il proprio ufficio legale per la tutela gratuita di chi aderisce a tale iniziativa contro ritorsioni da parte della compagnia petrolifera".
Succede perché, al di là dell'opinione comune, il carburante che sale a oltre 2,30 euro al litro non comporta un guadagno diretto proporzionale per chi le pompe le gestisce. Anzi. E adesso anche la categoria rischia di bloccare tutto.