MONSERRATO. Per otto anni ha perseguitato una famiglia. Ma quando è stato colto sul fatto dai carabinieri non ha saputo dare una spiegazione: semplicemente, pare, i componenti gli stavano antipatici. Lui, un pensionato sessantasettenne, senza mai farsi scoprire dal 2014 ha riempito la loro casetta delle lettere e la strada dove abitano, a Monserrato, di foglietti strappati da agendine con insulti per tutti, uomini e donne della famiglia, e minacce.
A lungo le vittime di questa persecuzione avevano evitato di denunciare. Anche perché quei volantini comparivano a ondate non costanti. Alla fine però la famiglia si è presentata dai carabinieri, per una querela contro ignoti. I militari hanno deciso di andare a fondo. E hanno organizzato degli appostamenti, anche notturni con binocoli a infrarossi.
La loro pazienza è stata premiata. Perché dal buio nei giorni scorsi è comparso il sessantasettenne, con il suo carico di biglietti di odio. I carabinieri lo hanno fermato e dopo una perquisizione nella sua casa hanno trovato agendine coperte di insulti per la famiglia.
I motivi delle azioni del pensionato? Sconosciuti. Noti invece i reati de i quali dovrà rispondere: atti persecutori, ossia stalking, diffamazione, minaccia e disturbo alla persona.