CAGLIARI. Sì all'intesa fra Regione e ministero della Difesa sulle servitù militari in Sardegna. La bozza di protocollo d'intesa "per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione"per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione" illustrata questa mattina nell'Aula di via Roma dal governatore Pigliaru incassa il via libera del Consiglio regionale con 34 voti a favore e 9 contrari. Approvato con 39 sì e 5 no anche l'ordine del giorno presentato dal capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, che impegna la Regione a far pressione sul governo perché i sistemi integrati per l'addestramento terrestre (Siat) vengano implementati in tempi rapidi ed estesi anche a Protezione civile e Forestas per l'addestramento antincendio.
Il voto arriva al termine di un dibattito lungo oltre tre ore sull'Intesa che dovrebbe "segnare un punto fermo" nei rapporti fra l'Isola e i militari. Un dibattito aspro nell'Aula di via Roma alla presenza del governatore Francesco Pigliaru, che in mattinata aveva illustrato i punti chiave del protocollo d'intesa tra Regione e Difesa "per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione".
Se dai banchi del Pd trapela soddisfazione per quello che il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca aveva definito "un passo storico per la Sardegna", dalla parte opposta dello schieramento arrivano pesanti critiche da Forza Italia: "Lei è andato a Roma un mese fa con le mani in tasca e fischiettando, in totale solitudine - attacca il consigliere di Forza Italia Marco Tedde rivolgendosi a Pigliaru - forse è per questo che non è riuscito a ottenere niente dal Governo: di questo siamo sinceramente dispiaciuti".
Nel mezzo critiche e appunti più o meno sfumati da parte delle diverse forze politiche presenti in Aula. Sferzate arrivano dagli alleati del Partito dei Sardi, che già nei giorni scorsi avevano espresso chiaramente la propria contrarietà a un accordo ritenuto a ribasso: "Io non voglio vivere in una colonia", commenta il capogruppo del PdS, Gianfranco Congiu annunciando l'uscita del gruppo dall'Aula prima del voto. Contrario, ma con toni meno aspri, il gruppo Psd'Az-La Base: "A tre anni dall'avvio del tavolo di concertazione con la Difesa, siamo ancora agli impegni: di protocolli con il governo italiano ne avete firmati già tanti, e sappiamo tutti com'è andata a finire: ecco perché - pur riconoscendo il suo impegno - non voteremo questa legge, che non è altro se non un ulteriore smacco alla Regione Sardegna".
Scintille a fine dibattito tra i capigruppo di Pd e Forza Italia. A scaldare gli animi il capogruppo dem Pietro Cocco che, rivolgendosi virtualmente all’ex presidente Cappellacci, attacca: “L'unico parere positivo del Comipa sulle esercitazioni militari si è avuto durante il tuo mandato, il rinnovo delle servitù militari a Santo Stefano si è avuto durante il tuo mandato, il mancato rinnovo dell’accordo per la a restituzione della caserma Ederle si è avuto durante il tuo mandato"
A stretto giro di posta la replica dell'azzurro Pietro Pittalis “Cappellacci non ha fatto nulla perché un protocollo di questa portata non glielo avremmo mai sottoscritto. Questa è una bozza arrendevole, insufficiente e arretrata rispetto al dibattito sviluppatosi in questi anni – affonda Pittalis – e a dirlo non siamo noi dell’opposizione ma il PdS vostro alleato. C’è un problema politico tra le forze di maggioranza: il vostro patto di ferro si sta incrinando sui temi che contano”.
A conclusione del dibattito la replica di Pigliaru: “Io ho avuto un mandato dal Consiglio nel giugno 2014 in cui si definiva una prospettiva e si ragionava sui primi passi da fare in quella direzione – spiega il governatore - quell’ordine del giorno mi impegnava a cercare un’intesa, che è esattamente quello che stiamo portando in Aula questa sera. È ovvio – prosegue Pigliaru - che non ci daranno oggi le chiavi di Porto Tramatzu: questa è un’intesa, solo dopo la sua approvazione si partirà con gli atti amministrativi concreti”.
Ecco i punti fondamentali dell'accordo.
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sospensione delle attività a fuoco presso i poligoni sardi dal primo giugno al trenta settembre di ogni anno;
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la cessione della spiaggia di Porto Tramatzu, nel Poligono di capo Teulada e relative pertinenze, garantendo comunque le attività in Poligono e prevedendo convenzioni di uso, includendo anche clausole di protezione sociale per il personale della Difesa appartenente alle fasce di reddito più basse e/o meritevoli delle tutele sociali;
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la concessione, all’uso temporaneo dell’area cd “Spiagge Bianche” per il periodo di fermo delle attività a fuoco dal 1° giugno al 30 settembre e per il periodo delle festività pasquali (da Giovedì Santo al Sabato della settimana successiva) per massimizzarne la fruibilità;
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la cessione della caserma “Ederle” previa realizzazione di idonee strutture ove rilocare attività e funzioni attualmente ivi svolte, con oneri non a carico della Difesa;
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la cessione, della spiaggia di S’Ena e S’Arca, nell’area del Poligono di Capo Frasca;
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il rilancio e la valorizzazione della Scuola di formazione per allievi sottufficiali della M.M. “Domenico Bastianini” presso La Maddalena, anche per la costituzione di un polo di eccellenza delle attività connesse all'economia del mare, con possibilità di fruizione di altri soggetti e lo stazionamento in pianta stabile del naviglio più eco-compatibile, della nave scuola “Palinuro” e di unità a vela;
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la cessione di un’ulteriore porzione di scogliera attigua alla spiaggia di S’Enna e S’Arca, sino a punta S’Achivoni;
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la previsione di un’area di rispetto per le zone archeologiche interne al Poligono di Capo Frasca;
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l’utilizzo con accesso da terra, da parte dei pescatori locali, del porto interno nella zona Est del Poligono di Capo Frasca;
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la concessione all’uso temporaneo dell’area cd “Spiaggia di Murtas” presso il Poligono di Capo San Lorenzo per il periodo di fermo delle attività a fuoco;
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l’istituzione di osservatori ambientali indipendenti nell’ambito degli organismi pubblici competenti - a livello nazionale e regionale- afferenti al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), legge 28 giugno 2016 n. 132 , per le attività esercitative che si svolgono presso poligoni basi militari e aree addestrative, le cui funzioni saranno svolte anche in accordo con quanto stabilito nel “Protocollo d’intesa in materia di tutela ambientale ed attività esercitative militari” tra il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e il Ministro della Difesa, del giugno 2015. Con riferimento, in particolare, all’area marina protetta di La Maddalena l’adozione di uno specifico disciplinare di tutela ambientale per il deposito di Guardia del Moro;
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il riavvio dei processi di dismissione dei beni non più utili ai fini istituzionali della Difesa a partire dagli Accordi Regione Sardegna Ministero della Difesa e Agenzia del Demanio del 7 marzo 2008 e successivo atto modificativo e aggiuntivo del 12 gennaio 2011, avente durata di due anni;
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la piena operatività della Caserma di Pratosardo, attraverso anche il dislocamento di alcuni reparti.