CAGLIARI. Ha fatto la terza dose di vaccino contro il Covid, ma nel sistema non risulta. Risultato: domani gli scade il green pass della seconda, quello del terzo non ce l'ha. E un sardo è ostaggio dello Stato: non potrà fare quasi niente, come un no vax qualunque.
Un incubo kafkiano quello che sta vivendo un imprenditore: nome e documenti sono nella disponibilità della redazione, non li pubblichiamo per tutelare una persona già danneggiata dal sistema.
Il 27 gennaio si è presentato all'ospedale Marino per riceve il booster. Tutto bene: gli è anche stato consegnato il foglio che certifica la somministrazione. La seconda dose risaliva a luglio, l'ultima l'ha fatta per rinnovare la certificazione verde in scadenza il 31 (oggi), che gli è necessaria per poter lavorare e viaggiare. E lo fa spesso.
"Ho atteso di poter scaricare il green pass. Sono andato sull'app: niente. Sul sito del ministero: niente", racconta, "ho provato con la procedura "genera il Qr Code". Ancora niente".
Così è partita la chiamata al numero verde del ministero: "Mi hanno detto che il mio non era un caso isolato a Cagliari, che avevano ricevuto altre segnalazioni". Il consiglio: si presenti nell'hub per vedere se riescono a fare qualcosa. "Perché", gli hanno detto, "per risolvere potrebbero essere necessari anche quindici giorni".
Durante i quali: niente viaggi, niente caffè al bar, niente lavoro con gli uffici pubblici (con i quali si interfaccia spesso). E nemmeno caffè al bar. Anche se nelle vene ha la terza dose che sta facendo effetto.
Così l'imprenditore è tornato al Marino. Risposta: non si può fare niente. "Hanno detto che si tratta di un problema legato al sistema informatico delle Poste e che da qui non c'è possibilità di manovra". Mentre era in ospedale l'imprenditore ha incontrato una donna: "Aveva il mio stesso problema. E stando quanto ci hanno riferito ci sono altri casi".
Di sardi, quindi, che hanno rispettato le regole. E ora sono fregati. L'imprenditore ha giocato l'ultima carta.
"Mi sono presentato in Prefettura. Se mamma Stato mi dice di rispettare le regole e non mi dà la possibilità di farlo, io voglio farglielo sapere", afferma. Solo che anche dall'ufficio del ministero dell'Interno il responso non è cambiato: il suo caso, come altri, è stato segnalato alla Regione. Che dovrebbe essersi interfacciata con Poste. Intanto ecco cosa può fare l'imprenditore: niente, o quasi.
"Devono ringraziare che questa settimana non ha giocato il Cagliari", trova il modo di ironizzare l'involontaria vittima del sistema, "Altrimenti non potendo entrare allo stadio avrei piantato un vero casino".