CAGLIARI. I pazienti sardi con patologie non correlate al virus SarsCov2 dovranno iniziare di nuovo a rinunciare ad alcuni servizi. I contagi sono in aumento, anche nell’Isola. Ed è per questo che la sanità regionale si riorganizza per fronteggiare la pandemia.
“Stiamo provvedendo a riconvertire servizi che avevamo cominciato a dedicare alla normale utenza perché, purtroppo, l’ondata dei contagi e dei ricoveri, fortunatamente in area solo medica, ce lo impone”, spiega l’assessore alla Sanità Mario Nieddu. Con molta probabilità la variante Omicron sarà quella prevalente tra non molto. “Come abbiamo visto i flussi da noi arrivano sempre in ritardo, ma si adeguano sempre alle caratteristiche di tutte le zone del globo”, spiega l’assessore, “quindi è molto probabile che la Omicron soppianti anche nell’Isola la Delta e la Delta Plus. Speriamo che, come dicono anche le pubblicazioni, sia meno aggressiva rispetto alla variante Delta”.
Bene quindi, secondo l’assessore, il nuovo decreto del Governo imposto per le feste di Natale e fine anno. “La cautela è d’obbligo, non bisogna abbassare la guardia: le misure che favoriscono una minore circolazione del virus sono sempre auspicabili”.
La Sardegna tuttavia, rispetto ad altre regioni, non imporrà ulteriori divieti rispetto a quelli già in vigore a livello nazionale, nonostante questo l’assessore raccomanda: “Mai abbassare la guardia, rispettiamo tutte le norme anti contagio”.