ROMA. L'incidenza dei contagi vola, passando da 242 a 351 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, ma l'indice Rt resta stabile a 1,13. I dati emergono dal report settimanale di Iss e ministero della Salute: l'Italia sta vivendo la quarta ondata con l’effetto Omicron, che ormai giornalmente sta facendo vedere la sua potenza.
Piemonte, Sicilia, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna rischiano di finire in zona gialla con l'inizio del 2022, ma per questa settimana restano in bianco,
I dati principali.
● L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 351 per 100.000 abitanti (17/12/2021 – 23/12/2021) vs 241 per 100.000 abitanti (10/12/2021 –16/12/2021), dati flusso ministero Salute.
● Nel periodo 30 novembre – 13 dicembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,11 – 1,15), stabile rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. É stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,11 (1,07-1,14) al 23/12/2021 vs Rt = 1,09 (1,06-1,14) al 7/12/2021.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre) vs il 9,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre) vs il 12,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 dicembre).
● 2 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una Regione/PA è classificata a rischio basso.
● 13 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza
● In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 vs 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% vs 31% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%).