CAGLIARI. Lotta ai contanti. Stefano Fassina di Leu e Rebecca Frassini della Lega, con un’insolita alleanza tra maggioranza e opposizione, hanno presentato alla Camera un emendamento che prevede una sanzione da minimo 30 euro per chi non accetta pagamenti con bancomat. A questa cifra si deve aggiungere il 4 per cento del valore della transazione rifiutata.
I due parlamentari quindi rispolverano la stessa norma che era stata inserita nel decreto fiscale collegato alla manovra del 2020 ma era stata stralciata nel corso dell’iter parlamentare. E anche se l’obbligo di pos per i commercianti esiste dal 2012, per adesso non sono previste le multe per chi rifiuta il pagamento elettronico.
“Ci sembra una misura molto importante”, dice Andrea Falchi, vicepresidente dell’Adoc Sardegna, “il consumatore predilige il pagamento tracciabile, ma ci sono gli ostacoli legati al pagamento delle commissioni da parte dei commercianti”.
La stessa posizione, quella sui costi per i pubblici esercizi, è stata sollevata da Confcommercio. “Siamo da sempre favorevoli ad ogni forma di contrasto all’illegalità e all’evasione fiscale”, precisa Alberto Bertolotti, presidente del Sud Sardegna, “ogni azione non deve essere una cortesia per le banche, si deve stabilire una soglia minima sotto la quale non si debbano pagare le commissioni sul transato e si favoriscano con decisione le occasioni di accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese”.
“Ci aspettavamo un orientamento completamente diverso da parte del Governo, le commissioni arrivano anche all’1,80 per cento sui pagamenti”, aggiunge Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio Sud Sardegna, “ancora una volta, chi pagherebbe le conseguenze, sarebbe l’ultimo anello della catena distributiva”.