CAGLIARI. “Green pass e super green pass non sono praticabili, si rinuncia quasi alla metà del mercato mondiale che andrà in altre nazioni”. Questa in sostanza la posizione di Federalberghi Sud Sardegna all’indomani dell'adozione delle misure annunciate dal premier Mario Draghi che chiudono ai non vaccinati la possibilità di accedere alle attività ricreative.
Mancano ancora circa 10 giorni, poi entrerà in vigore il nuovo provvedimento che sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio. E anche per entrare negli alberghi in zona bianca sarà necessario esibire il green pass base (rilasciato anche a chi si sottopone a tampone molecolare o antigenico rispettivamente con validità di 72 ore nel primo caso e 48 nel secondo).
“Il super green pass non è praticabile perché in tante nazioni non esiste”, spiega il presidente di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura, “pertanto stiamo rinunciando praticamente alla metà del mercato mondiale. Quasi analogo il discorso per il green pass base, perché chi sceglie una vacanza lunga si ritroverà costretto a fare un tampone un giorno sì e uno no, e andare a cercare una farmacia abilitata di frequente per riuscire a rimanere in albergo è un problema”.
Esattamente opposta invece la posizione di Confesercenti Sardegna che promuove le nuove misure. “Favorevoli per qualsiasi cosa che possa portare la situazione verso una quasi normalità”, dice il presidente Roberto Bolognese, “il periodo natalizio è fondamentale per i commercianti, gli acquisti devono essere fatti nella maniera più vivace possibile, non possiamo assolutamente permetterci di passare una stagione anche lontanamente simile a quella dello scorso anno”. Confesercenti si dice a favore anche “per il vaccino obbligatorio, se questo può essere decisivo nella lotta contro il covid”.