CAGLIARI. Rinascita e valorizzazione dei Giganti di Mont'e Prama: parole chiave per la Fondazione presieduta da Anthony Muroni. Poi, al primo scavo della nuova era, ecco un incarico: il direttore scientifico che dovrà gestire la campagna sulle aree della Confraternita del rosario e di privati è Alessandro Usai, archeologo della Soprintendenza per anni alla guida del sito.Responsabile, per i detrattori - e sono tanti, a leggere blog e pagine social di settore – di aver dato il via libera all'impianto di una vigna accanto agli scavi, in un terreno potenzialmente ricco di reperti e scoperte, ma da lui allora bollato come irrilevante. Usai è anche colui che ha voluto stravolgere la narrazione sulle statue del Sinis: non li chiama “giganti” ma “eroi”. Al contrario di tutti.
Muroni, un vecchio nome per la nuova era, che le ha attirato molte critiche...
Ho letto, ma non è un incarico che dipende dalla Fondazione. La Soprintendenza ci ha comunicato di avere un residuo su una vecchia concessione di scavo. E di dover spendere i soldi entro l'anno. Ci ha chiesto cosa ne pensassimo. Abbiamo dovuto prendere atto.
E dei soldi da spendere se ne accorgono a ottobre?
La sovrintendente Patrizia Olivo ha preso servizio il primo settembre. In lei ho grande fiducia. Ha trovato i fondi e li deve spendere.
Non sarebbe stato un bel segnale di discontinuità chiedere che venisse nominato un altro direttore scientifico?
Sarebbe stato un atto politico. E forse fine a se stesso perché non avrebbe prodotto effetti. Di certo, per il futuro la Fondazione chiederà che della grande campagna di scavo che abbiamo in mente si occupi un team di alto profilo, rappresentativo di tutte le realtà in campo. L'Università, per esempio, adesso è esclusa. Ma prima di partire dobbiamo mettere in ordine quello che c'è. Per capirci, e l'ho detto più volte: il sito adesso non è neanche visitabile.
Ma perché?
Non sono definiti gli espropri, non è delimitato con una recinzione, non ci sono i cartelli, non è musealizzato...
Ecco. Non ha responsabilità chi ha gestito finora e magari adesso viene chiamato a ricoprire un incarico?
Chiariamo: io sul passato ho una mia idea, ma ho deciso di guardare avanti. La Fondazione nasce per questo: tra ministero, Regione e Comune prima non si sapeva chi dovesse fare cosa. Noi, per statuto, dobbiamo gestire il museo e tre siti archeologici (ci sono anche Tharros e San Salvatore). Alla Soprintendenza il compito della tutela, a noi quello della gestione.
Uno spunto per capire quale sia la sua idea sul passato?
Diciamo che appena avremo la disponibilità del sito online, spariranno i riferimenti agli “eroi”. Per noi, e ormai per tutto il mondo, nel Sinis ci sono i Giganti di Mont'e Prama.
Quante vendemmie ci saranno prima che la vigna dello scandalo sparisca e lasci spazio agli archeologi?
Secondo me questa è stata l'ultima. Gli espropri potrebbero diventare efficaci dalla prossima primavera. Certo, i proprietari hanno presentato un ricorso. Ma sono convinto che gli argomenti del ministero siano più che validi.
Diamo una data a chi vorrebbe visitare il sito archeologico?
Io sistemerei tutto anche domani. Ma ci sono delle procedure da seguire. Abbiamo fatto il bando per la nomina del direttore generale della Fondazione e nominato la commissione, di altissimo profilo, che sceglierà il migliore candidato. Avrà due compiti primari: organizzare la pianta organica e rendere visitabile Mont'e Prama. Conto che succeda entro l'estate del 2022.
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