ORISTANO. C'erano i rappresentanti di partiti e associazioni indipendentiste che da anni non si salutavano nemmeno, a Oristano. Tutti insieme nella stessa sala convegni di un hotel intorno all'ospite d'onore, il leader catalano Carles Puigdemont. Che aveva rischiato di mancare all'appuntamento organizzato dalla Corona de Logu, l'assemblea degli amministratori sardi indipendentisti, a causa dell'esecuzione dell'arresto chiesto dalla corte suprema catalana e eseguito dalla polizia italiana ad Alghero.
"Dobbiamo rafforzare i legami fra i nostri movimenti, siamo realtà diverse con un medesimo obiettivo. E abbiamo una cosa in comune: il tanto lavoro da fare", ha detto Puigdemont.
"L’incontro è stato aperto ai partiti, alle associazioni e ai movimenti di area indipendentista della Sardegna e questo ha permesso a Puigdemont di dialogare con quanti nella nostra isola si battono per l’autodeterminazione dei sardi, ascoltandone le esperienze e approfondendo il contesto in cui tale lotta si svolge, profondamente diverso da quello catalano", pè spiegato in una nota della Corona de Logu, "È stato nel complesso un momento di condivisione, di arricchimento e di celebrazione: gli eventi degli ultimi giorni avevano infatti messo in forse l’incontro, che si è svolto invece regolarmente, proprio per la comune volontà di segnare con questa tappa il cammino parallelo dei due popoli, sardo e catalano, verso l’autodeterminazione. L’appello finale, anche questo comune, a lavorare per tale scopo ci ricorda che abbiamo davanti tanta strada e tanto impegno, ma che niente è precluso a chi davvero crede nei propri obbiettivi. Viva la Catalogna libera. Viva la Sardegna libera".