CAGLIARI. Zero vittime, nuove positività in costante calo (oggi solo 41) e gli ospedali si svuotano: restano solo 17 pazienti in terapia intensiva (oggi due nuovi ingressi, secondo il bollettino nazionale della protezione civile) e ci sono 10 posti letto occupati in meno in area medica. Sono i numeri del Covid che sta scomparendo dalla Sardegna: la curva è identica a quella che si era registrata a metà maggio, quando era diretta verso un'incidenza - due settimane dopo - di appena 5 nuovi contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di una settimana.

Allora c'era l'estate in arrivo, che ha fatto registrare il dilagare della variante Delta a questa parte del Tirreno e il picco agostano (legato anche alle presenze turistiche). Adesso ci sono i numeri dei vaccini: nell'isola sono state somministrate oltre 2,3 milioni di dosi e si va verso l'80 per cento degli immunizzati con il completamento del ciclo vaccinale.
Ma resta ancora troppo alto - anche se in linea con oi parametri nazionali - il numero degli over 40 che non hanno mai fatto nemmeno una iniezione contro il Covid. Sono circa 180mila, così suddivisi: 60mila tra 40 e 49 anni, oltre 52mila tra 50 e 59 anni, più di 37mila tra 60 e 69, circa 21mial tra 70 e 79 e ben 16mila over 80.
Troppi. "E sono pericolosi per loro e per la collettività", è il commento dell'epidemiologo Giovanni Sotgiu, che guarda alla stagione autunnale, all'allungarsi dei periodo trascorsi al chiuso e alla ripresa delle attività, "soprattutto elle fasce di età più avanzate i vaccinati rischiano di subire le complicanze della malattia, in forma severa". Insomma: "Servono ancora prudenza e rispetto delle misure di sicurezza".