CAGLIARI. Meno 40,3% nella settimana tra l’8 e il 14. E meno 31,3% in quella precedente. Dal primo settembre la Sardegna è la regione che ha fatto registrare il calo più forte del numero di contagi da Covid. Stacca di gran lunga tutti gli altri territori. Solo le Marche, e solo nella seconda settimana, hanno visto un decremento superiore della circolazione virale, con meno 45% rispetto al periodo precedente. Non compensato dai primi sette giorni del mese. Lo dice il rapporto Gimbe, che analizza l’andamento dell’epidemia sul territorio nazionale.
Ora, una domanda sorge spontanea: quanto è connesso il crollo delle nuove positività con le partenze della coda della stagione stiva? Un quesito che rimarrà senza risposta fino a quanto gli schedari dell’Ats non verranno analizzati, con la conta delle residenze dei contagiati. Anche se uno sguardo di massima ha rivelato che i contagi siano avvenuti tra residenti e l’industria turistica avrebbe avuto un impatto relativo.
La nuova ondata ha iniziato a montare ben prima che gli ospiti estivi arrivassero a milioni. Resta, comunque, la certificazione dell’allentamento della presa del virus.
Gimbe offre anche lo spaccato della distribuzione territoriale dei contagi, che il report regionale non garantisce da settimane, a causa dello smembramento dell’ufficio stampa che si occupava dell’argomento.
Tra l’8 e il 14 settembre sono stati registrati 70 casi ogni 100mila abitanti nella Città metropolitana di Cagliari, 61 nel sud Sardegna, 58 nel Nuorese, 45 in provincia di Oristano e 37 in quella di Sassari. Niente a che vedere con i report a tre e quattro cifre che venivano divulgati ad agosto.
