CAGLIARI. Aggiornamenti quotidiani e monitoraggio dell’Istituto superiore della Sanità offrono un quadro sempre più confortante sull’andamento dell’epidemia in Sardegna. L’Istituto superiore di Sanità per l’Isola oggi ha certificato una riduzione dell’Indice Rt, passato in una settimana da 0,93 a 0,77.

Un indicatore che non viene più utilizzato per stabilire eventuali restrizioni ma utile per poter prevedere un ulteriore calo dei contagi, in continuo ribasso. Anche se c’è da sottolineare che nello stesso report si sottolineano, da parte del sistema sanitario sardo, delle carenze nella comunicazione dei dati legati ai tempi che intercorrono tra l’insorgenza dei sintomi e la dichiarazione di positività. Tradotto: il tracciamento è ancora carente.
Per il resto, arrivano solo buone notizie. La freccia accanto al numero dei focolai punta verso il basso, così come quella che accompagna l’andamenti dei nuovi casi. Questo calo si traduce in un crollo verticale dell’incidenza dei contagi., ossia del parametro che riporta il numero di nuove positività accertate in una settimana su una porzione di 100mila abitanti: con l’aggiornamento di oggi il dato è sceso a 66. Venti giorni fa faceva segnare quasi 100 punti in più. L’effetto variante Delta nell’Isola si è esaurito.

Le conseguenze si vedono anche negli ospedali: in 24 ore si è registrato un solo ingresso in terapia intensiva, dove i numeri restano comunque stabili, mentre sette pazienti sono usciti dall’area medica. Già dalla prossima settimana, comunque, dovrebbero liberarsi ulteriori posti letto. Salvo che il virus non continui a colpire duro, come sta facendo, sui non vaccinati: solo loro, la percentuale è del 97%, stanno finendo in terapia intensiva.